Bricco
E’ stato un soldato valoroso,
protagonista di eroiche imprese,
luogotenente d’un eroe famoso,
finì la guerra, non tornò al paese.
Chissà che gli passava per la testa,
per prender questa strana decisione,
alla vita civile ha detto basta,
in montagna viveva in reclusione.
Non si considerava un eremita,
aveva chiuso i conti col passato,
s’era isolato viveva un altra vita,
qual’è il motivo che l’ha influenzato.
Partendo lui promise alla sua Gina.
“Sarem per sempre uniti al mio ritorno”.
Ma lei si comportava da sgualdrina,
scordando la promessa fatta un giorno.
Al fronte ricevette la notizia,
che provocò in lui un gran dolore,
l’accolse come fosse una disgrazia,
e non riuscì a frenare il suo rancore.
Nelle serate fredde dell’inverno.
accanto al fuoco che l’illuminava,
restava sveglio aspettando il giorno,
ricordando l’amor che le mancava.
Quando la nostalgia l’attanagliava,
tornava nuovamente al suo paese,
della vita sui monti non parlava,
ne raccontava le sue ardite imprese.
Per mitigare l’incipiente arsura,
nel tascapane c’è un bricco pien di tè
trattò quel recipiente con gran cura,
fu chiamato così fino alla morte.
Un inviato per il suo giornale,
l’ho intervistò scrivendo la sua storia,
della sua vita scrisse un memoriale,
Bricco e il suo eroe, finiti nella gloria.
Dopo quel giorno Bricco ha salutato,
“Ma dove va la gente si domanda?”.
Ora è famoso amato e rispettato,
per i suoi paesani una leggenda.
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