Dal paradiso all’inferno e ritorno
Non potendo far fronte ai creditori,
oberato da debiti e cambiali,
Ezio ha perduto tutti i suoi ideali,
non crede più alla vita e ai suoi valori.
E’ difficile farsi una ragione,
quando la vita gira controvento,
si spegne in te qualsiasi emozione,
e degli eccessi stai pagando il conto.
Adesso è solo, è stato abbandonato,
non ha nessuno, ne parenti e amici,
anche la casa gli hanno ipotecato,
s’annunciano per lui tempi infelici.
Senza più casa, senza più lavoro,
diventa mendicante, vive a stenti,
questo stato lo vive con decoro,
in lui non sono morti i sentimenti.
Sporco è imbruttito vive alla giornata,
conosce il peggio della sua esistenza,
pensa con nostalgia la vita andata,
la povertà vuol dir sopravvivenza.
Era sul punto di suicidarsi,
quando la sua coscienza lo richiama.
“La vita ci da il modo di rifarsi,
e in cielo c’è qualcuno che ti ama”.
Ezio, che ha vissuto la ricchezza,
non riesce ad accettar la realtà.
La povertà non ti da certezza,
d’un avvenire che non t’offre scelta.
Un bel mattino viene risvegliato,
c’è un giornalista e cineoperatori,
da mendicante è stato rintracciato,
per un fatto di cronaca ha gli onori.
Ezio ha un figlio, e non l’ha mai saputo,
amor di gioventù dimenticato,
abbraccia Gerry appena conosciuto,
con lui rivive insieme il suo passato.
L’incontro con il figlio è strappacuore,
le lacrime s’uniscono nel pianto.
“Con mamma ho vissuto un grande amore,
soltanto adesso me ne rendo conto.
Con Silvia un amore disperato,
la guerra li ha divisi brutalmente
Ezio era all’oscuro del suo stato,
quando è partita senza dirgli niente.
Recuperiamo insieme gli anni persi,
dalla vita riavrò ciò che m’ha tolto,
meraviglioso è stato ritrovarsi,
ora non sono più un cane sciolto”.
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