La foto
La foto era nascosta dietro un quadro,
impolverata e ricca di mistero,
per lavori la casa era a soqquadro,
una data e frase”Non ti scorderò.”
Mia madre era ritratta con un uomo,
ma non era mio padre la persona,
il luogo assai ben noto piazza Duomo,
un dubbio nella mente mi risuona.
La mia curiosità si mette in moto,
è doloroso viver quei momenti.
“Chi è quell’uomo ch’è rimasto ignoto?
Perchè tener nascosti i sentimenti?.
Mia madre ha avuto una seconda vita?”
la data in foto spegne ogni certezza,
non coincide con le maternità,
nè difettava in lei la tenerezza.
“Perchè non ha parlato in fin di vita?
Quale segreto c’è dietro la foto?
L’addio ad una storia ormai finita?”
Con la sua morte ha lasciato un vuoto.
Da un cassetto una lettera vien fuori,
accenna a un tentativo di suicidio,
di un uomo solo con i suoi dolori,
lei l’ha sventato “E un oltraggio a Dio.”
Mio padre legge con suo gran stupore,
“Strano è accaduto, mai ne ha parlato,
queste notizie fanno male al cuore,
è successo in quel viaggio programmato”.
Mi metto alla ricerca di quest’uomo,
facile non sarà senza un indizio,
la traccia partirà da piazza Duomo,
ogni cosa è tabù senza un inizio.
Faccio la conoscenza di Renato,
il fantomatico amico di mia madre,
è un bel tipo colto e raffinato.
“Fra me e tua madre non c’è stato amore.
Ho incontrato tua madre in ospedale,
fra noi è subentrata l’amicizia,
io son malato, vivere che vale?
Lei m’ha risposto” Vivere è una grazia”.
Mi rimane di lei un bel ricordo,
una donna con tutti ben disposta,
la sua gioia di vivere non scordo,
stento a credere che Camilla è morta.
La foto è figlia d’un periodo nero,
tua madre m’ha ridato la speranza,
questa mia dedica “Non ti scorderò”
è per Camilla la riconoscenza.”
Photo by Daryan Shamkhali on Unsplash