La vacanza
Il circolo aziendale in cui lavoro,
le vacanze estive ha programmato,
un opportunità che non trascuro,
così il divertimento è assicurato.
Il luogo di vacanza è in Trentino,
raggiungerò in treno Col d’Isarco,
mi svagherò fino a sentirmi stanco,
andrò a dormire quando è già mattino.
Il treno assomiglia a un astronave,
sembra di fare un viaggio interspaziale,
viviamo un atmosfera surreale,
viaggiando provo un esperienza nuova.
Col d’Isarco è una piccola frazione,
la location è un grosso casermone,
sembra un ospizio per ottuagenari,
nascono in me rimpianti e malumori.
Qui la natura è stata generosa,
boschi,monti vallate e luna rossa,
botteghe antiche, fiori al davanzale,
bello è veder nel cielo, un mar di stelle.
La città più vicina è Vipiteno,
ma si raggiunge se si prende il treno,
qui il divertimento è assicurato,
non val di pena quello ch’è costato.
Lascia a desiderare il trattamento,
c’è poca igiene, il cibo buono è scarso,
i gestori con puzza sotto il naso,
delle proteste non ne tengon conto.
Come se non bastasse il disservizio,
qui paghi anche l’aria che respiri,
il tempo cambia, viene giù il diluvio,
per i vacanzieri sono giorni pigri.
I miei progetti fatti alla partenza,
sono rimasti irrealizzati,
se non riesci poi a divertirti,
un incubo diventa la vacanza.
E giunta l’ora ormai di ripartire,
ricordo le parole di mia madre,
“Non ceder mai a facili entusiasmi,
quando non sai risolvere i problemi”.
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