Poesie

Per le vie di Roma.

Nel corso d’una lunga passeggiata,
la mente mi riporta nel passato,
rivivo per magia la vita andata,
emozioni d’un tempo mai scordato.

Mi rivedo bambino, un po’ ribelle,
insensibile ai rimproveri paterni,
autore d’infantili marachelle,
è struggente rivivere quei giorni.

A Testaccio inizia il mio cammino,
la vecchia scuola emerge dai ricordi,
lo studio, poi i contrasti col vicino,
sul monte scazzottate che non scordi.

Fontan di Trevi è ricca di bellezza,
tu getti un soldo e complice il destino,
per ritornare a Roma da certezza,
in compagnia di moglie e nipotino.

A piazza Margana ho lasciato il cuore,
facevo il cascherino di bottega,
iniziavo a capir cos’è il sudore,
e la fatica che le spalle piega.

San Pietro, Colosseo piazza Navona,
carichi d’anni e di glorie antiche,
quando Roma imperiale era padrona
dai barbari salvata dalle oche.

Dopo tant’anni che vivo la città,
passo per strade quasi sconosciute,
ricche di storia e di realtà perdute,
l’incredulo stupor non passa in fretta.

Nella mia vita Rina è il primo amore,
a Roma imperversava un temporale,
sotto il mio ombrello ha trovato un cuore,
nasce tra noi qualcosa di speciale.

A viale Trastevere è iniziato,
dopo aver scoperto il sentimento,
qualcosa nel rapporto s’è guastato,
tutto è finito, e non mi rendo conto.

Mentre riposo a piazza Indipendenza,
mi chiedo come sia cambiato il mondo,
apro un dialogo con la mia coscienza,
lotto sempre per non andare a fondo.

Mi fermo e rifletto in via Rasella,
fu teatro d’un cruento crimine,
ancora oggi si ricorda quella,
la strage delle fosse Ardeatine.

Dopo aver fatto un tuffo nel passato,
è rivissuto ciò che non ritorna,
il tempo sembra essersi fermato,
Roma, tu nel mio cuor rimani eterna.

 

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