Un arrivo inaspettato
Faceva freddo assai quella mattina,
quando sento bussare alla mia porta,
sull’uscio un cesto,con la neonata,
piangente con indosso una tutina.
Nel cesto un laconico biglietto,
“Goditi questo tuo capolavoro”
Ho pensato”E un ignobile scherzetto”
ma chi fosse il suo autore io lo ignoro.
Passato il momento di stupore,
curar la neonata è il primo impulso,
non sono pronto a fungere da padre,
ma la necessità stimola il senso.
Appena addormentata la neonata,
vado in cerca di cui ha più bisogno,
latte col biberon per la “poppata,”
non sembra vero, sto vivendo un sogno.
Ma poi la realtà presenta il conto,
quando del fatto circola la voce,
e l’eco del clamor che non è spento,
la gente sparla e poi ti mette in croce.
Dai luoghi inesplorati della mente,
cerco risposte alle mie domande,
dal mio passato non emerge niente,
interrogo il mio cuor,non mi risponde
E sempre viva in me la convinzione,
che la madre è una giovane donnina,
finita in una brutta situazione,
per lei è un grosso peso la bambina.
Tante domande vengono alla mente.
“Che vita si prospetta alla bambina?”
Adottarla? Ci penso seriamente,
quanto al nome la chiamerò Regina.
Per l’adozione il percorso è lungo,
con l’affido son padre putativo,
alla coscienza limiti non pongo,
quante emozioni nuove adesso vivo.
.
Regina è grande,inizia a far domande,
e ad alcune non so dar risposte,
una donna al mio fianco lei pretende,
nessuna ho nel cuor è sono triste.
Una visita giunge inattesa,
la madre di Regina è in frenesia,
il suo arrivo m’ha colto di sorpresa,
è giunta per riprendersi la figlia.
Roberta parla, non trattiene il pianto,
vittima d’uno stupro organizzato,
è assai raccapricciante il suo racconto,
d’allora il suo calvario è iniziato.
Seduti sul divano mi racconta,
lo stupro,la sua vita che è cambiata
il foglio?Invenzion di sana pianta,
la fuga abbandonando la neonata.
Roberta poi diventa taciturna,
versa lacrime amare di rimorso,
ricordando un passato che ritorna,
si augura un futuro assai diverso.
Regina s’avvicina alla sua mamma,
“Mi sei mancata tanto in questi anni,
caro papà risolto il mio problema,
voglio viver con voi gioie e malanni”.
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