Poesie

Ponte Marconi

Quanto tempo è passato da quel giorno,
era il Febbraio del cinquantacinque,
tu sei nato, io ero un ragazzino,
insieme siam cresciuti tutt’e due.

Hai preso il nome di chi t’ha voluto,
e dato vita e fama ad un quartiere,
che senza te da tempo, era isolato,
è aperta la strada verso il mare.

Tu hai vissuto il magico splendore,
durante l’olimpiade di Roma,
il primo evento che t ha dato fama,
penso a quei giorni, e provo un tuffo al cuore.

Il tempo passa e ci vediamo ancora,
s è persa la magia dei primi anni,
la vita odierna è tutta un avventura,
cominci adesso ad accusar malanni.

T han costruito e poi lasciato solo,
ormai l’erbacce infestano il tuo corso,
soffri il degrado,è assai sconnesso il suolo,
il tuo futuro è alquanto nebuloso.

Sul tuo percorso hanno transitato,
papi,re e politici importanti,
quel glorioso passato,è ormai sbiadito
ma il tempo non si ferma,andiamo avanti.

Mentre cammino sulla tua struttura,
diretto alla spiaggia del quartiere,
cercando refrigerio alla calura,
m’accorgo che l’età si fà sentire.

Somigli,ad un anziano malaticcio,
bisognoso di cure e d’assistenza,
d’un caloroso e ideale abbraccio,
per prolungar di più la tua esistenza.