Aveva messo al mondo due gemelli,
frutto d’una follia in discoteca,
non furono per lei momenti belli,
se c’è violenza, solo male arreca.

Fu grande gioia a diventare mamma,
ma già la vita le presenta il conto,
farli crescere poi diventa un dramma,
si vive male senza nutrimento.

Son nati il giorno di San Benedetto,
la loro vita inizia in primavera,
Franca per sostenerli è pronta a tutto,
ma su di lei s’addensa la bufera.

Roberto e Stefano crescono male,
dove c’è povertà manca il sorriso,
ricevono aiuto solidale,
ma il loro destino e già deciso.

I servizi sociali entrano in scena,
vanno da Franca, bussano alla porta,
“Signora, ci dispiace darle pena,
se nel suo cuor c’è una ferita aperta.

Dobbiamo portar via i suoi bambini,
non ha mezzi per il sostentamento,
in questa azione noi le siam vicini,
e comprendiamo il suo risentimento.”

Straziante fu il distacco dai suoi figli,
Franca, non se ne fa una ragione
nella sua vita ha commesso sbagli,
crudele realtà è l’adozione.

I due gemelli vengono adottati,
ognuno da famiglie differenti,
si curano di loro e sono amati,
ma non si può giocar coi sentimenti.

Crescono bene e cercano se stessi,
s’innamorano e trovano l’amore,
ma le ricerche portano insuccessi,
che vivono parecchio a malincuore.

Roberto è un valente imprenditore,
Manuela lavora nel sociale,
in radiologia Stefano è dottore,
nella ricerca Chiara è solidale.

Stefano vuol comprarle un bel anello,
entrando in un negozio resta scosso,
vede la fotocopia di se stesso,
ringrazia Dio, ritrova il suo gemello.

L’incontro in questo caso è strappacuore,
sono felici, han vissuto un dramma,
lacrime e abbracci di fraterno amore,
una promessa, ritrovar la mamma.

Photo by cottonbro studio