Poesie

Il corridore

Capo d’una famiglia numerosa,
con altri cinque figli da sfamare,
ogni giorno per Miguel è un impresa,
portare il cibo in casa per mangiare

Malgrado i problemi giornalieri,
Miguel è un uomo coraggioso e forte,
ha la famiglia in cima ai suoi pensieri,
e affronta con serenità la sorte.

Un giorno rovistando i cassonetti,
trovò una bicicletta malandata,
sa già a chi fra i figli prediletti,
la bici sembra esser destinata.

Oscar gioiva, cercava di capire,
quel dono che il papà gli aveva fatto.
“Sei piccolo, ma questa è il tuo avvenire,
devi aspettar che arrivi quel momento”.

Oscar il terzo dei suoi cinque figli,
è dinamico e pieno d’inventiva,
riesce a motivar i suoi fratelli
“La speranza in voi dev’ esser viva.”

Quando suo padre gli appronto la bici,
Oscar aveva solo sedici anni
“Non c’è una vita senza sacrifici,
devi accettar sconfitte e delusioni”.

“Delle sconfitte, quelle più umilianti,
dovrai trovar la forza per reagire,
non devi scoraggiarti, guarda avanti,
vedrai che anche tu potrai gioire.”

Su quella malandata bicicletta,
Oscar saliva su per la montagna,
all’inizio arrancava, giunto in vetta,
si vede, in quel momento sogna.

“Sto diventando anziano figlio mio,
in te ripongo tante mie speranze,
devi riuscir dove ho fallito io,
scegli una vita che ti dia certezze.”

“Papà, ho preso la mia decisione,
da grande voglio fare il corridore,
mi allenerò sulle montagne andine,
per diventare un bravo scalatore.”

“Son scelte che ti cambiano la vita,
le basi che tu devi possedere,
per diventare un bravo corridore,
sono entusiasmo, agonismo e grinta”.

“Se non ti fa difetto l’entusiasmo,
e se mantieni fede alle promesse,
fra i tanti scalatori del ciclismo,
diventerai fra i tanti,un fuoriclasse”.

Giunge per Oscar il giorno del destino,
un uomo giunge e suona alla sua porta
“Hai del talento, in bici andrai lontano,
vieni in Europa, e tutta un altra vita.”

La vita in Europa è assai diversa,
città chiassose, luci sfavillanti,
Oscar, ha tanta nostalgia di casa,
anche gli allenamenti son pesanti.

Gli fanno un bel contratto di due anni,
i primi soldi li spedisce a casa,
il sostegno morale dei compagni,
gli rendono la vita meno ansiosa.

Non si risparmia negli allenamenti,
cresce in lui entusiasmo e convinzione,
fare squadra, contagia i componenti,
la vive dentro sé quest’emozione.

Inizia la stagione e si pedala,
un giro a tappe e si fa sul serio,
incitati dal tifo della folla,
soldi e celebrità son messi in palio.

Oscar fa parte d’una forte squadra,
dove ognuno da il meglio di se stesso
arriva assai provato a fine gara,
suda e fatica, in cerca di successo.

Finalmente una tappa di montagna,
nessuno prende mai l’iniziativa,
tenta uno scatto, e la fuga buona,
non c’è reazione, la vittoria arriva.

Con la vittoria, giunta inaspettata,
prende la maglia rosa del primato,
la sua tenacia è stata infin premiata,
fan festa in Ecuador dov’egli è nato.

Oscar felice indossa quella maglia,
che gli ha dato una gioia mai provata,
è iniziata per lui un altra storia,
grazie a una bicicletta malandata.

Poesia dedicata a Richard Carapaz vincitore del giro d’Italia 2019

 

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